RICCARDO ARENA
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​GALLERIA MILANO
22 Aprile | 24 Luglio 2021

Via Manin 13, Via Turati 14 – Milano
A cura di Katia Anguelova
Info: ​www.galleriamilano.com


Dopo i progetti a lungo termine sviluppati in Cina, Argentina e Russia, dal 2017 Riccardo Arena intraprende un nuovo percorso di ricerca tra Iran, Armenia ed Etiopia. Le esperienze di viaggio, gli studi e le investigazioni in questi Paesi si cristallizzano in un poema metafisico diviso in 21 capitoli dal nome LuDD! - Topografia della Luce (2019)
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Il libro costituisce l’architettura della mostra Hyphae - Dove le cose cadono e non ritornano più a se stesse, concepita come un’opera compositiva progettata per gli spazi della Galleria Milano che orchestra collage, fotografie, disegni, sculture e materiali d’archivio, sviluppata come una guida per orientarsi negli immaginari dello scritto. L’installazione è accompagnata da un Public Program che prevede un panel di conferenze, un concerto, un workshop e visite guidate.

In occasione della mostra sarà presentata la seconda edizione di LuDD! - Topografia della Luce corredata da immagini con una tiratura limitata di 350 copie numerate, pubblicata da Kunstverein Publishing, Milano & Boîte Editions, Lissone.

Il poema, come racconta «narra la genesi e il collasso di un Tappeto di luce filato attraverso il sacrificio di un Toro Primordiale imprigionato dentro un acceleratore di particelle, nelle cui trame si manifestano misura, geometria, tetragiardini, e miraggi di coscienza. Una cartografia rituale attraversata da una figura solitaria, che al seguito di una guida fluviale, intraprende un viaggio dissolutivo votato alla ricerca della mano che ha ordito il sacro tessuto».

In analogia con le ‘Hyphae’ (dal greco sin. huphḗ, rete) - i filamenti con cui l’apparato vegetativo dei funghi entra in simbiosi con altri organismi e crea un reticolo sotterraneo di relazioni invisibili, interdipendenti e inestricabili - l’autore intreccia una fitta maglia di corrispondenze tra biografie, teorie scientifiche e mitologie per fondere e trascendere in una dimensione poetica le parti che la compongono: la mistica della luce e del riflesso nelle opere di Rūmī, Aṭṭār e Suhrawardī; il Dasht-e Lut, deserto più caldo del mondo costellato da formazioni di sabbia simili a vestigia di un impero in dissoluzione; i Girih, complesse tassellazioni aperiodiche impiegate nell’architettura islamica medievale, connesse ai modelli teorici dei quasi-cristalli proposti cinque secoli dopo da Penrose; i cromatismi delle Isole Hormoz nel Golfo Persico, considerate il “paradiso dei geologi” e abitate dagli Zaar, enigmatici cantori sciamani; Nur, il fuoco perenne e l’influenza che la figura di Zoroastro ha avuto nelle origini delle culture monoteiste; il simbolismo dell’intessitura del tappeto legato al destino delle popolazioni nomadi; l’utopia lunare nella campagna di Alessandro Magno; la saggezza pietrificata nei complessi monastici di Sanahin e Haghpat in Armenia; le rovine di Ani, dove Gurdjieff racconta di aver trovato il fondamento delle teorie che lo condussero in Etiopia alla ricerca della Fratellanza Sarmoung; la spedizione dell’esploratore scozzese James Bruce votata alla scoperta della sorgente del Nilo; i monasteri del Tigray scavati come geodi all’interno delle rocce dove i sacerdoti etiopi custodiscono i Tabot, simulacri dell’arca dell’Alleanza
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Workshop Hyphae


In occasione della presentazione del progetto Hyphae. Dove le cose cadonno e non ritornano più a se stesse a cura di Katia Anguelova presso la Galleria Milano, viene proposto un percorso laboratoriale teorico pratico condotto dall’artista e accompagnato dagli interventi di:  Nicola Pellegrini (Galleria Milano), Katia Anguelova, Andrea Wiarda (Kunstverein Milano) e Federica Boragina (Studio Boîte).

Il workshop è votato a esplorare i materiali e il percorso che ha condotto alla creazione e alla formalizzazione dell’immaginario di Hyphae indagandone i contenuti filosofici e simbolici; a far sperimentare strumenti di ‘visual thinking’ atti a stimolare e indagare i propri processi associativi; e a introdurre i partecipanti alla dimensione editoriale del libro di artista.
Partendo dagli archivi di ricerca che hanno ispirato la scrittura del libro LuDD! - Topografia della Luce, i partecipanti saranno introdotti alle proprietà concettuali ed estetiche delle ‘mappe mentali’, esplorandone le potenzialità simboliche e applicative.
La coreografia del diagramma compone, trasforma e ricompone un’architettura dello spazio mentale attraverso l’oscillazione tra procedure rigorose e abbandono del metodo, tra percorsi di connessione razionale e gesti di analogia intuitiva; un movimento teso a manifestare le forze del materiale stesso, al fine di rivelarne i significati più intimi.

La proposta ha lo scopo di fornire un dispositivo di visualizzazione dei propri processi associativi per accompagnare la persona a orientarsi nel labirinto dei propri immaginari e ​poetiche, guidandola a districarsi nella frammentarietà del lavoro tramite il discernimento delle differenze che intercorrono tra scenari caotici, complessi e complicati.

Esortando a un approccio interdisciplinare della cultura visiva, il laboratorio si pone l’ulteriore proposito di stimolare una visione più profonda dell’attività creativa per far comprendere come il proprio operato può essere inteso come veicolo di scoperta, conoscenza e contemplazione; un mezzo che, ancor prima di essere comunicativo e rappresentativo, dovrebbe esser teso al nutrimento dell’artefice durante il personale viaggio cognitivo.​

Il lavoro laboratoriale sarà diviso in gruppi attraverso il mutuo confronto e gestito all’interno di quattro appuntamenti non consecutivi al fine di dare il tempo di sedimentazione alle idee che nasceranno durante ogni incontro.
A conclusione dell’ultimo appuntamento ogni gruppo presenterà il proprio progetto e il percorso di elaborazione.

Il workshop avrà sede presso Galleria Milano dove si tiene la mostra personale di Riccardo Arena e nello studio dell’artista, una suggestiva villa dell’800 in zona Niguarda immersa nel Parco Nord e adiacente al Museo di Arte Sacra di Villa Clerici.
Riccardo Arena introdurrà il percorso personale e le linee guida del workshop e condurrà una visita guidata alla mostra.
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Nicola Pellegrini parlerà della sua pratica artistica, di cosa significa per un artista occuparsi di progetti artistici altrui e racconterà la storia della Galleria Milano.

Federica Boragina, alla luce della sua esperienza di editor e curatrice di libri d’arte, esplorerà, tramite una serie di presentazioni e approfondimenti dedicati alla storia del libro d’artista, la molteplicità di esperienze e soluzioni formali impiegate da quegli artisti che, dalle Avanguardie a oggi, si sono dedicati all’elaborazione di opere in forma di libro, per aprire il ventaglio di visione legato all’editoria artistica contemporanea.

Katia Anguelova e Andrea Wiarda parleranno della nascita e la necessità di un progetto artistico-culturale indipendente come Kunstverein a Milano e sulla produzione culturale come una prospettiva multipla nel concepire uno spazio dedicato alla produzione d’arte contemporanea. Come nascono le idee nella pratica artistica, le situazioni propizie, la memoria del conscio e dell'inconscio e la loro finalizzazione in una pubblicazione. Attraverso alcuni progetti editoriali – che potrebbero funzionare come ‘case-studies’ -    si considera il potenziale comunicativo, storico, la capacità  d’archivio come portartore e contenitore di conoscenze delle immagini.

Public Program

PERFORMANCE MUSICALE | 26 Maggio 2021 | Ore 18.00
Due voci e due microfoni dialogano con live electronics e con strumenti tradizionali a corda pizzicata e a fiato (tar, ney, balaban, bendir, ud), per dare vita ad un suggestivo ed inedito percorso tra oriente e occidente, tra tecnologia e tradizione. Le trame elettroniche della voce e del canto armonico si intrecciano ai fiati e alle corde di strumenti ancestrali e trasportano gli spettatori in una terra di confine, tra improvvisazione, tradizione e innovazione.

Fakhraddin Gafarov - Polistrumentista, suona strumenti tradizionali a corda pizzicata (tar, saz, oud), a fiato (ney, balaban), percussioni. E' considerato il miglior virtuoso di tar del suo paese. In Italia dal 1999, svolge un'intensa attivita' concertistica come solista e in collaborazione con diversi musicisti, presentando un repertorio di musica colta (mugam), tradizionale da paesi quali Azerbaijan, Afghanistan, Turchia, Iran, Paesi Arabi, e musica sufi.

www.fakhraddingafarov.com

Lorenzo Pierobon -  Considerato un 'cantante atipico', utilizza la voce in tutte le sue modalita' espressive; ha al suo attivo diversi cd di musica ambiente sperimentale, performances, concerti e spettacoli teatrali che lo vedono impegnato sia come solista che in interazione con altre forme d'arte: danza, teatro, video, musica contemporanea e sperimentale. E' autore del libro 'suoni dell'anima l'essenza nascosta della voce' (Minerva Edizioni)

www.lorenzopierobon.com
CONFERENZE | 5 Maggio 2021 | Ore 18.00
​La giornata di conferenze, concepita come parte integrante della formalizzazione del progetto, si concentra sulle tematiche che hanno nutrito l’immaginario di Hyphae. Dopo un’introduzione dell’artista, prenderanno la parola il professore di indologia, sanscrito e tibetologia Giuliano Boccali con un intervento sull’estetica della poesia indiana; e il restauratore di tappeti e arazzi, studioso di simbologia e di religioni Maurizio Barracano con un intervento sul mistero del silenzio.

​Giuliano Boccali, milanese, settantaquattro anni, è stato per oltre quarant’anni professore di Indologia e  Lingua e letteratura sanscrita all’Università degli Studi di Milano, e in precedenza delle stesse discipline e di Religioni e filosofie dell’India a Venezia, Ca’ Foscari; è da anni docente di Filosofia dell’India nei corsi di formazione degli insegnanti di alcune principali Associazioni e Scuole di Yoga. Studia in particolare la mitologia hindu, la letteratura buddhista più antica, la poesia classica, l’estetica sia letteraria sia figurativa e lo status delle passioni nella cultura indiana.  Fra le sue pubblicazioni recenti: L’epica indiana fra Mahābhārata e poemi d’arte, in Tradizioni epiche e letteratura, a cura di G. F. Gianotti, il Mulino, Bologna 2011, pp. 31-55; La descrizione del Himālaya nel Kumārasambhava (I.1-17) di Kālidāsa, “Indologica Taurinensia”, 37 (2013), pp. 75-106; Le immagini della natura nella poesia Indiana classica, “il verri” n. 63 febbraio 2017 e Il silenzio in India. Un’antologia (Mimesis, Milano-Udine 2017). . Giuliano Boccali è socio corrispondente dell’Ateneo Veneto, socio dalla fondazione dell’Istituto di Studi Superiori dell’Insubria “Gerolamo Cardano”, membro dell’Accademia Ambrosiana in Classe Asiatica e Presidente Onorario dell’Associazione Italiana di Studi Sanscriti (A.I.S.S.). Fra le attività extra-accademiche: direttore de “IL GANGE. Collana di classici indiani” pubblicata da Marsilio, Venezia 1989-2018; collaboratore fisso del supplemento domenicale de “Il Sole 24 Ore” per le religioni e le culture del sub-continente indiano; collaboratore della RSI, Radio della Svizzera Italiana, Rete 2 per gli approfondimenti sulla cultura indiana.


www.sites.unimi.it

Maurizio Barracano, laureato in Scienze politiche, indirizzo internazionale, con una tesi su “Rito e mito tra Dumèzil e Lévi Strauss – una proposta di composizione alla luce degli studi di Mircea Eliade”, si occupa di simbologia e di religioni;  ha curato l'edizione italiana di: Giovanni Francesco Pico della Mirandola, Opus aureum (Carmagnola 1979); Huginus â Barma, Il regno di Saturno trasformato in secolo d'oro (Carmagnola 1979); Il Theatrum Chemicum, (Strasburgo1659-1661, VI voll. Torino 1980, edizione anastatica cui ha premesso un libretto introduttivo);  John Dee, La monade geroglifica, (Carmagnola 1981); Johann Georg Gichtel, La Theosophia practica (Roma 1982); Limojon de Sainct Disdier, Il Trionfo ermetico (Roma 1984); Sant'Agostino, La vita felice (Torino 1997); Santa Ildegarda di Bingen e Marbodo di Rennes Il libro delle gemme (introdotto - Torino 1998); Cyrano de Bergerac, L'altro mondo (introdotto ed annotato - Torino 1999). Ha pubblicato inoltre: Simbologia del tappeto (Magnanelli Torino 1999); Filosofia del tappeto (Daniela Piazza, Torino, 2004); Il Bene ed il Bello - l’uomo e la Bellezza (Il leone verde, Torino 2008). Per le Edizioni ASEQ di Roma ha pubblicato: Il mistero del silenzio, 2015; Realtà dell’Androgine, 2015; Cristo perenne, 2016; Sacralità del Centro, 2018; Considerazioni sul Reale, 2019. Per le edizioni Paola Caramella ha pubblicato: Racconti metafisici, (Torino 2019). Per le edizioni Gruppo editoriale Bonanno: Mysteros - Il mistero dell’amore (Acireale -Roma 2019); Cristalli di tempo - Racconti all’infinito (Acireale - Roma, 2019); Romanzo di specchi, Aldebaran, (Acireale -Roma 2021). Ha scritto con la regista Anna Cuculo un’opera teatrale dal titolo Elizabeth e John Dee.

www.associazionears.org

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