RICCARDO ARENA
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GERANOS is a research project initiated in 2021 that interweaves the cultural history of Monte Verità, the iconographic archives of the Eranos Foundation preserved at the Warburg Institute in London, and the collections of the Anthropological Museum of Mexico City. After its first two chapters – Choreography of a Mental Landscape (Monte Verità, 2022) and Planomenon Dance (Museo Elisarion, 2024) – the project continues at Casa degli Artisti in Milan with Subcultures of the Sun, the third contribution in the cycle. This new chapter takes the form of a laboratory installation and a device for collective research — a space of shared imagination developed with the contribution of students, artists, and researchers — accompanied by a public program that extends and amplifies the process throughout the exhibition period.

PRESENTATION
GERANOS
Subcultures of the Sun
Movimento III
Opening 9 Dicembre 2025
10 Dicembre 2025 – 12 Gennaio 2026
CASA DEGLI ARTISTI
Via Tommaso da Cazzaniga, 
Corso Garibaldi, 89/A, 
20121 Milano MI
Con il contributo immaginativo di: Andrea Aversa, Emma Bozzi, Alessandra Carta, Chiara Gambirasio, Francesca Greco, Guido Mannucci, Katja Noppes, Salvatore Sammartino

​GERANOS è un percorso di ricerca iniziato nel 2021 dalla collaborazione tra l’artista Riccardo Arena e il curatore Noah Stolz. Il progetto si inserisce in un ampio orizzonte di indagine che intreccia la storia culturale di Monte Verità, gli archivi iconografici della Fondazione Eranos conservati presso il Warburg Institute di Londra e le collezioni del Museo Antropologico di Città del Messico.
Nel 2022 sono stati presentati i primi due contributi della ricerca: il primo a Monte Verità, GERANOS Choreography of a Mental Landscape – Movimento I, in concomitanza con il ciclo di seminari internazionali di Eranos sul Libro Rosso di Jung, dove l’artista ha realizzato attraverso un wall-collage un diagramma mentale delle investigazioni seminali; il secondo presso la Casa del Lago dell’Università UNAM di Città del Messico, con una performance-talk dal titolo TEOMAMA – The Hollow Figure elaborata al termine di un periodo di studio al Museo Nazionale di Antropologia, nell’ambito della residenza Error sostenuta dall’Istituto Italiano di Cultura.

Nel 2024 viene inaugurata al Museo Elisarion, nel distretto di Locarno, la mostra monografica GERANOS Planomenon Dance – Movimento II, curata da Noah Stolz, che raccoglie il ciclo di opere sviluppate nei due anni precedenti articolandosi in un percorso installativo site-specific, concepito per i tre piani del museo e in dialogo con la storia dell’edificio, originariamente progettato dai fondatori nel 1927 come tempio iniziatico.

La ricerca prosegue nel 2025 con una terza restituzione, GERANOS Subcultures of the Sun – Movimento III, ospitata alla Casa degli Artisti, in dialogo con un comitato curatoriale composto da Susanna Ravelli, Giulio Verago, Giusy Checola, Katia Anguelova e Vittoria Broggini, e con la collaborazione del Museo MA*GA e di Viafarini. Questa fase si formalizza in un’installazione processuale, che integrando reperti, opere e archivi personali, viene attivata attraverso seminari, workshop e performance all’interno di un allestimento trasformativo concepito come uno spazio di immaginazione collettiva sviluppato con il contributo di studenti, ricercatori e artisti invitati durante il periodo espositivo.

GERANOS è il nome dell’antica danza che Teseo eseguì dopo aver ucciso il Minotauro, a cui lo storico delle religioni Károly Kerényi — figura centrale dei convegni di Eranos — fa risalire l’origine del labirinto nel mito classico. Il rituale consisteva in una fila di danzatrici che, unite da una fune, eseguiva una cerimonia coreutica simulando un movimento a spirale, in entrata e in uscita, per rappresentare l’eterno ciclo di nascita, morte e rinascita: una traccia effimera destinata a geometrizzarsi successivamente nella pianta labirintica progettata da Dedalo.

Guidato da questa potente metafora — un’architettura gestuale come dispositivo di conoscenza — l’artista ha intrapreso un percorso di rilettura e rivitalizzazione delle memorie storiche attraverso una procedura oscillante tra analisi di studio e intuizione creativa, in cui la “staticità archeologica” dei materiali d’archivio si è trasfigurata in una coreografia visionaria di corrispondenze, analogie e linguaggi espressivi, restituendo la vitalità di un patrimonio immaginativo non classificabile, destinato a continuare a nutrire generazioni di artisti, scienziati e filosofi.

Dopo la prima residenza del 2022 a Monte Verità, l’artista ha raccontato:  «Ogni elemento con cui si entra in contatto ha il potere di aprire a una serie di interpretazioni potenzialmente inesauribili, con una forza così propulsiva da aver plasmato l’intero Novecento europeo. L’aura leggendaria di cui si è rivestito il luogo è stata inoltre un attrattore per studiosi, sostenitori e detrattori, che hanno speso fiumi di inchiostro nel tentativo di decostruirne il mistero, aggiungendo nuovi livelli di complessità ai precedenti. Tra questi, naturalmente, Harald Szeemann, il cui lavoro di ricostruzione lo ha portato alla realizzazione della celebre mostra-archivio Le Mammelle della Verità». «Osservando le vestigia che Szeemann ha sapientemente raccolto e ricostruito come un “architetto delle rovine”, ho sentito che il mio interesse veniva magnetizzato non tanto, e non solo, dalla saturazione di narrazioni e figure storiche, quanto piuttosto dall’enorme trama di relazioni in sé stessa, nel suo complexus, ciò che è intessuto insieme. Una geografia universale, profonda e circoscritta, dove la cornice storica si dissolve rivelando la danza di forze astratte e combinatorie in cui siamo tutti immersi».

Il movimento Subcultures of the Sun, in questa nuova fase, si configura come uno laboratorio di sperimentazione teorica e formale votato a intensificare ed espandere le tensioni relazionali del progetto attraverso un lavoro corale. Un dispositivo di spazializzazione condivisa che, sviluppandosi in maniera autonoma e non lineare, sia in grado di generare un processo di ricerca ibrida in divenire, sensibile alle perturbazioni e stratificazioni di idee, pratiche e linguaggi da cui è alimentato.   Il progetto porterà inoltre alla costituzione di un fondo archivistico che sarà custodito dal Museo MA*GA all'interno del suo Centro di Ricerca Italia 2050. Come una sorta di opera nell'opera, questi documenti, frutto del lavoro di ricerca, costituiranno un unicum eccentrico tra i fondi del museo, poiché documentano, insieme, la pratica dell'artista e i contenuti specifici oggetto del progetto, in una costante ramificazione di cui solo la catalogazione archivistica può restituirne, in parte, la complessità.

Una collaborazione tra: Casa degli Artisti,    MA*GA,    Viafarini

Con il supporto di: Fondazione Arthur Cravan,    Fondazione Shapdiz,    Accademia di Brera
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Il Monte Verità, crocevia di movimenti riformatori, teosofici, utopici e artistici, nei decenni ha visto interagire innumerevoli figure di rilievo, tra cui Rudolf von Laban e Isadora Duncan, massimi esponenti della danza moderna; gli scrittori Franz Kafka, James Joyce, Max Brod, D.H. Lawrence e Hermann Hesse; gli esoteristi Filippo Franzoni e Madame Blavatsky; il celebre sociologo ed economista Max Weber; e rappresentanti delle avanguardie storiche come Hugo Ball, Hans Arp, Hans Richter, Marianne von Werefkin, Paul Klee, Arthur Segal, El Lissitzky, Piet Mondrian e Walter Gropius. Nel 1978, il curatore svizzero Harald Szeemann inaugura la mostra “Le Mammelle della Verità” nelle sale di Casa Anatta, dove viene ricostruita tutta la storia del Monteverità con l’esposizione di centinaia di fotografie, documenti e reperti che il curatore è riuscito a recuperare in 9 anni di ricerca.

La Fondazione Eranos, costituita nel 1933 da Olga Fröbe Kapteyn, è un circolo intellettuale dedicato allo studio di religioni comparate, umanesimo, fenomenologia, psicologia e filosofia che ha coinvolto innumerevoli figure, tra cui Carl Gustav Jung, Rudolf Otto, Marie-Louise von Franz, Mircea Eliade, Joseph Campbell, Károly Kerényi, Daisetz Teitaro Suzuki, Henry Corbin e Erwin Schrödinger uno dei padri della meccanica quantistica. Il lavoro di questi studiosi comprende più di seicento contributi, una testimonianza eccezionale di una ricerca interdisciplinare che continua tutt’oggi. All’interno di Eranos fu creato inoltre un Istituto sul simbolismo e un archivio fotografico contenente migliaia d’immagini relative dalla tradizione iconografica religiosa orientale e occidentale, dall’alchimia, dal folklore, dalla mitologia e da rappresentazioni “archetipiche” dell’epoca contemporanea. Questa documentazione, che ha costituito la base per l’Archive for Research in Archetypal Symbolism di New York, dal 1950 fa parte delle collezioni di storia dell’arte del Warburg Institute dell’università di Londra.

PUBLIC PROGRAM

​Martedì 9 Dicembre_18.00

OPENING - RICCARDO ARENA
Presentazione del percorso di ricerca Geranos
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Venerdì 12 Dicembre_18.00

INTERVENTO - ANTONELLO COLIMBERTI
Presentazione del libro    L’ebbrezza in Oriente e Occidente, Rudolf Gelpke  ,   collana Kaliki, Mimesis edizioni
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Sabato 13 Dicembre_18-00

INTERVENTO - FRANCA FERRARI
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Presentazione del libro Gelpe 
  Kaliki, Antonello Colimberti 
INTERVENTO -Franca Ferrari  (coreografa e danzatrice)  (Da avvisare - SUSANNA)
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Lunedì 15 Dicembre
WORKSHOP - Nikolaus Gansterer (artista e ricercatore viennese) - (Selezione Partecipanti - GIULIO/RICCARDO)
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Martedì 16 Dicembre
PRESENTAZIONE - Contingent Agencies  - Nikolaus Gansterer / Alexander Damianish (direttore del dipartimento arte e ricerca dell’Università di arti Applicate di Vienna) 
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Venerdì 19  Dicembre
INTERVENTO - Edoardo Pepino ( Direttore di FMR) 
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Sabato 20  Dicembre
LORENZO DE RITA, visionario e divulgatore Pensiero Fosforescente
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Mercoledì 7 Gennaio
INTERVENTO - Giusy Checola + Thom as Gilardi, g eografo e prof. dell’Università Cattolica
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Sabato 10 Gennaio
PERFORMANCE ACUSTICHETrio Mercoledí (Italia)

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Giovedì 15 Gennaio
Finissage

Venerdì 12 Dicembre_18.00

INTERVENTO - ANTONELLO COLIMBERTI
Presentazione del libro Gelpe 
  Kaliki, Antonello Colimberti 












Choreography of a Mental Landscape - Movimento I / Planomenon Dance - Movimento II